Circularity Blog

Recupero scarti tessili in ottica circolare: il caso Monvania

Scritto da Circularity | 7.11.2023

Perché conta la circolarità nel recupero scarti tessili

L'industria tessile, settore che contribuisce in modo significativo all'economia globale, è ben nota per la sua impronta ecologica legata alla produzione di rifiuti di varia natura, derivanti dai processi produttivi. In base al Circular Economy Action Plan, il comparto è al quarto posto per il consumo di materie prime e acqua, preceduto dal settore alimentare, edilizio e dei trasporti mentre, in termini di emissioni di gas serra, si colloca al quinto posto. Secondo i dati resi pubblici dalla Commissione Europea e dal Parlamento Europeo, l'industria è infatti responsabile del 10% delle emissioni globali di gas serra, superando l'insieme delle emissioni generate dal trasporto aereo e marittimo. 

Gestire efficacemente i rifiuti in questo settore può essere complesso per il panorama normativo in rapida evoluzione, come testimoniato dalle politiche europee volte alla limitazione degli scarti in ottica circolare. L’aumento delle percentuali di materiale riciclato nei prodotti e l’imposizione dell’adozione di strategie di recupero degli scarti tessili e di riduzione degli impatti ambientali dovuti a processi di lavorazione dei tessuti rappresentano solo alcune delle imposizioni dettate dal corpus normativo. 

In questo contesto, cambiare prospettiva e considerare i rifiuti come una risorsa anziché un onere è cruciale per l’integrazione dei principi di economia circolare nel proprio modello di business, in grado così di affrontare le sfide dell'industria tessile.


Valorizzare il recupero scarti tessili: Monvania e il contesto di partenza

Azienda del settore tessile dedita alla raffinazione di filati continui, sia artificiali che sintetici, Monvania è una realtà leader nel panorama europeo potendo contare su una produzione interamente italiana composta da 3 unità produttive e una capacità di oltre 3.000 tonnellate di filato all’anno. 

Il campo d’applicazione dei prodotti ricade principalmente nel settore dell’abbigliamento femminile e maschile - sia tessitura che maglieria - nonché nell’arredamento e in quello delle technical fabrics. Data la volontà di intraprendere un percorso di ottimizzazione della filiera produttiva, Monvania ha scelto Circularity per un progetto volto a trasformare la gestione dei rifiuti in ottica circolare al fine di svelare il potenziale economico e ambientale racchiuso nei suoi materiali di scarto.  

Il progetto ha comportato in primo luogo un’analisi del business, volta comprendere le complessità legate alla gestione dei rifiuti, il loro percorso post-produzione, la valutazione economica degli stessi, le strade percorribili per il recupero e il quadro normativo che li regola. Gli interrogativi di partenza riflettono difatti le esigenze e gli obiettivi di Monvania relativi al recupero degli scarti tessili e la loro successiva valorizzazione.  

  • Quali strategie adottare per ottimizzare la gestione dei rifiuti? 
  • Qual è il destino dei rifiuti prodotti una volta fuori dallo stabilimento? 
  • Come valutare se il costo del ritiro dei rifiuti riflette il loro valore reale? 
  • Chi sono gli operatori che effettivamente recuperano gli scarti tessili anziché smaltirli o scambiarli? 
  • Quali sono le filiere circolari per gli scarti tessili?  
  • Quanti rifiuti avviati a riciclo vengono effettivamente recuperati? 
  • Quali benefici ambientali derivano dal recupero degli scarti tessili? 
  • Qual è il quadro normativo in cui opero e quali dei miei rifiuti potrebbero essere considerati materie prime secondarie? 

 

Recupero scarti tessili, il piano d’azione

Per poter definire e attuare la miglior strategia per valorizzare i materiali di scarto, Circularity ha svolto un’analisi preliminare sulle materie residue generate dal processo produttivo, valutando gli impatti ambientali medi associati ai materiali e le relative percentuali di riciclabilità. 

Fondamentale, poi, la valutazione del mercato del riciclato, comprese le fluttuazioni dei prezzi, la percezione del valore e i principali canali di commercializzazione: in questo modo è stato possibile vagliare le opportunità all’orizzonte e le soluzioni di riciclo più efficaci. 

Una volta stabilita la situazione attuale e avendo chiare le prospettive di sviluppo, Circularity ha prodotto un report dettagliato in cui sono state identificate tutte le imprese interessate al recupero degli scarti tessili di Monvania. Per ogni potenziale partner, sono stati individuati:  

  • le tipologie di operazioni di riciclo portate a termine; 
  • le autorizzazioni richieste per il trattamento degli scarti tessili; 
  • i vincoli di natura logistica, legati a distanza e trasporto; 
  • le condizioni economiche relative ai materiali di scarto; 
  • insight e next step per ottimizzare l’attuale gestione rifiuti.  

Questo aspetto dell'iniziativa è stato essenziale per garantire che Monvania potesse stabilire partnership non solo economicamente valide, ma soprattutto conformi alle norme vigenti.


La gestione circolare degli scarti tessili

Il caso Monvania è emblematico: un'azienda tessile può navigare tra sfide e opportunità della gestione dei rifiuti e traghettare con successo il business verso un modello circolare. Attraverso un percorso ben delineato, Monvania ha potuto sondare in profondità le complessità dovute al recupero degli scarti tessili nel suo contesto operativo, scoprendo nuove vie per valorizzare i materiali di scarto e contribuire a un panorama industriale più sostenibile e responsabile. 

 

Fonti consultate: